Ciao a tutti!
Come vi avevo già anticipato,
oggi metto da parte la fotografia e i viaggi, per parlarvi del mio lavoro: l’Interior
Design!
A quanti di voi sarà capitato di
cambiare casa? o ritrovarsi a cambiare l’arredamento del salotto o della cucina?
Ma da dove partire? Come fare le scelte giuste per arredare o ristrutturare la casa con gusto?
Per questo motivo, oggi voglio
farvi conoscere meglio la figura professionale dell’Interior Designer. In
questo articolo ho cercato di mettermi al posto delle persone che non conoscono
questa professione e che, forse, ne hanno una visione distorta. Ho deciso quindi di intervistare la mia
collega Claudia Brachini, Interior Designer con la quale collaboro. Attraverso
una serie di domande, io e Claudia cercheremo di farvi conoscere questa realtà
e di farvi capire come questa figura professionale sia più un aiuto per le nostre scelte
e non un artista che irrompe in casa nostra con idee fuori dal comune.
Ecco qui l’intervista:
D: Chi può rivolgersi all’Interior Designer?
R: L’errore comune è pensare che la consulenza di un Interior
Designer sia prerogativa solo per quelle persone benestanti e facoltose. In
realtà, proprio con l’avvento della crisi, ci sono molte richieste qui in
studio fatte da persone che hanno un budget limitato e si rivolgono a un esperto,
perché non vogliono investire le proprie risorse in modo sbagliato. Fissando un
budget, noi Interior Designer guidiamo il cliente nelle sue scelte e il rischio di sbagliare si azzera.
D: Quindi ci si può rivolgere all’Interior Designer anche senza spendere
tanto in mobili di lusso?
R: Certo. Non è il singolo
prodotto o il prezzo a fare la differenza, ma come l’oggetto di arredo viene
ambientato nello spazio della casa. L’Interior Designer si occupa di questo.
D: Come svolge il proprio lavoro un Interior Designer?
R: Fino a qualche anno fa, l’Interior Designer era una figura che
quasi “imponeva” le proprie preferenze al
cliente che vi si affidava. Adesso avviene il contrario: le esigenze e i gusti
di quest’utlimo sono al centro di tutto il lavoro dell’Interior Designer.
D: Cosa si intende per “esigenze del cliente”?
R: Non mi riferisco solamente ai gusti estetici, ma soprattutto
alla praticità e alla comodità, due caratteristiche imprescindibili per la
propria casa. Il tutto deve essere coniugato da un’estetica che è espressione
della persona che vi abita.
D: Quali sono le tendenze dell’Interior Design?
R: Non è facile rispondere a questa domanda; credo che la
preferenza principale sia la ricerca della naturalezza e della semplicità. Oggi
l’eleganza non è più sinonimo di sfarzo e ostentazione: si tende a ricreare
nella propria casa un contatto con la natura, usando materiali naturali come il
legno, la pietra e inserendo negli ambienti anche molte piante. Anche
all’ultima fiera di Milano si è notato in maniera evidente questo “bisogno di
natura” in moltissimi stand.
D: C’è molta attenzione alla sostenibilità?
R: Certo, la tendenza dei clienti è quella di avere sempre più
attenzione verso gli aspetti legati all’ecologia, quando scelgono di arredare
casa. Oggi si fa attenzione ai materiali
certificati, naturali, ai tessuti non troppo lavorati, alla presenza di pochi
agenti chimici. Ad esempio, oggi si preferisce il legno grezzo e non patinato,
si esaltano le venature e si lascia in evidenza la sua naturalezza.
D: Quali sono i fattori determinanti per la progettazione degli spazi?
R: Sicuramente bisogna imparare a conoscere il cliente: il suo modo
di vedere i colori, di percepire gli spazi e i materiali, quanto tempo
trascorre in casa. Sono tutti elementi che servono all’Interior Designer per
guidarlo verso le scelte ottimali. Noi lo aiutiamo a indirizzarlo verso la strada giusta.
La casa non è semplicemente lo
spazio in cui svolgiamo attività domestiche. E’ lo spazio che ci rappresenta,
che senza parole trasmette agli altri chi siamo e il nostro modo di percepire
le cose. Avere una casa che ci piace significa esprimere al meglio noi stessi. Così come avviene quando scegliamo un capo
di abbigliamento, certi arredi ben si adattano alla nostra personalità, altri
meno. Alcuni abiti possono piacerci, ma non starci bene addosso. Quando
facciamo shopping portiamo con noi l’amico di fiducia per farci dare dei
suggerimenti, per non fare la scelta sbagliata.
L’Interior Designer fa la stessa cosa,
ma con la casa.
Alcune persone hanno consapevolezza di ciò che
fanno, altre non sanno come esprimere se stessi attraverso la propria
abitazione. Ci si ritrova a farsi
domande del tipo: “Cosa mi piace veramente, quali colori mi emozionano?” oppure
“Qual è il mio ideale di casa?”. E così ci ritroviamo a pescare fra i ricordi
dell’infanzia, delle esperienze vissute, oppure ai viaggi che abbiamo fatto. E
potremmo sorprenderci nello scoprire lati della nostra personalità che non ci
aspettavamo.
Arredare la propria casa significa
soprattutto scoprire se stessi.
E voi… lo avete già fatto?
Andrea Zagoner
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